Appena nati, i bambini sono già capaci di vedere ,ma affinchè il sistema visivo possa svilupparsi correttamente il cervello deve ricevere delle immagini nitide da entrambi gli occhi. Una visione non perfetta può compromettere lo sviluppo della funzione visiva.
Esistono condizioni, come lo strabismo, l’ambliopia (occhio pigro) o difetti di refrazione (miopia, ipermetropia, astigmatismo) che possono interferire con la naturale maturazione dell’apparato visivo.
Per conoscere e curare al più presto questi problemi è estremamente importante visitare i bambini fin da molto piccoli
La prima visita oculistica può essere effettuata tra i sei mesi e l’anno d’età e consente di esaminare il fondo dell’occhio per controllare la struttura della retina, di individuare eventuali malformazioni dell’occhio, di verificare le dimensioni degli occhi del bambino e controllare se la visione avviene con entrambi gli occhi.
Contrariamente a quanto si può credere , attraverso un accurato esame oculistico-ortottico, ci si può rendere conto ,anche se il bambino è molto piccolo e non collabora, se sono presenti problemi visivi basandosi sul modo in cui fissa e segue gli oggetti e le luci.
Escludere uno strabismo è molto importante nei bambini più piccoli in quanto il loro naso, non ancora ben formato, può dare la falsa impressione che gli occhi convergano più del normale (epicanto):
A 3 anni il controllo è imperativo.
Ai bambini che non conoscono ancora l’alfabeto vengono presentati, in grandezza decrescente, tabelle particolari con simboli noti al mondo infantile, come uccellini, stelle, casette…. in modo tale da rilevare il grado di acutezza visiva sviluppato. è importante esaminare i due occhi separatamente poiché molto spesso la capacità visiva e differente tra un occhio e l’altro; alcuni test per la visione binoculare e per la percezione della profondità possono essere proposti anche nella prima infanzia.
La parte dell’esame meno gradita al bimbo, ma indispensabile,è la dilatazione delle pupille.
I colliri vengono somministrati una o più volte e sono efficaci entro 15-30 minuti; agiscono dilatando la pupilla e rilassando temporaneamente il potere accomodativo dell’occhio.
ll collirio consente di esaminare la parte interna dell’occhio, cioè la retina e la papilla ottica e permette di misurare accuratamente i cosiddetti “difetti di refrazione” (miopia, ipermetropia ed astigmatismo) e di prescrivere se necessaria la correzione ottica adeguata.
Altra tappa è l’ingresso alla scuola elementare , 6 anni, con la collaborazione del piccolo paziente l’esame diventerà sempre più accurato e potrà essere corretta ad esempio la miopia acquisita (difetto non presente nella prima infanzia , ma insorto successivamente) o l’ipermetropia (difetto, che pur permettendo una buona visione, può causare problemi di affaticamento durante l’attività scolastica e conseguente difficoltà di apprendimento per l’eccessivo impegno visivo).
Spesso l’organismo segnala le situazioni di disagio con: mal di testa, bruciore agli occhi, annebbiamenti della vista da vicino o da lontano, postura scorretta ,ancor prima che il difetto visivo sia rilevabile
Successivamente il bambino verrà seguito con periodici controlli in maniera da monitorare eventuali difetti acquisiti che possano interferire od ostacolare la crescita scolastica.
I difetti più comuni nell’infanzia sono:
Strabismo è un termine generico che indica una anomalia degli occhi secondo la quale gli assi visivi non sono paralleli , ma un occhio può essere deviato all’interno o all’esterno,verso l’alto o verso il basso; lo strabismo può essere costante o intermittente.
Lo strabismo non è solo un problema di carattere estetico, ma soprattutto funzionale: è un’alterazione della visione binoculare causata da una lesione dell’apparato motore
L’occhio strabico può rimanere un occhi pigro che, se non curato per tempo, non riuscirà mai più a raggiungere una buona acuità visiva (neppure con gli occhiali). è quindi importante sapere che un bambino affetto da strabismo deve essere curato il più precocemente possibile e che i migliori risultati si ottengono iniziando le terapie (occhiali ed occlusione) già nei primi mesi di vita.
L’ambliopia (occhio pigro) consiste in un ridotto sviluppo della funzione visiva in uno o in entrambi gli occhi (è più frequentemente monoculare) strutturalmente normali (senza cioè danno di natura organica es cataratta congenita, glaucoma congento ecc).
Se l’ambliopia viene scoperta presto (entro i 3-4 anni) è più facile porle rimedio; se viceversa la diagnosi avviene nella tarda infanzia
La terapia dell’ambliopia consiste da un lato nella correzione del difetto refrattivo (occhiali) ,dall’altro nell’ occlusione dell’occhio sano con speciali bende adesive, oppure con filtri sulla lente dell’occhiale, al fine di stimolare il cervello a sviluppare la funzione visiva nell’occhio pigro.
Questo è il punto saldo della terapia dell’ambliopia e va fatta sotto costante controllo oculistico-ortottico.